Italiani protagonisti a
Maggiora, nel bene e nel male. Stranieri schiacciasassi, solo
Negri resiste. Inferno e paradiso la lotta Ferrari-Forti.
Un
europeo come tanti con i soliti vincitori; un europeo
unico di grandi emozioni con gli italiani a dare tutto, a
volte anche troppo.
E' scontato,
oramai i nostri si giocano una stagione a Maggiora; un
campionato che a fatica può dirsi tale, visti i noti problemi.
E' noto che una
vittoria nella prova continentale vale di più del titolo di
campione italiano VST (Natale ne sa qualcosa, sul suo biglietto
da visita c'è scritto oltre al nome e cognome e professione, che
ha vinto l'europeo 2003, dopo 12 anni di astinenza degli
italiani e se non c'è scritto lo dovrebbe aggiungere...)
Questa
incredibile e potente alchimia fa sì che il 18 e il
19 di settembre si sia corsa una edizione sui generis del
Gran Premio d'Italia di autocross 2004. In particolare una
divisione 1 strapiena di protagonisti nostrani con vetture
nuove e vecchie ma tutti pronti a mettersi in gioco contro
gli invincibili stranieri.
Potenza
della centralina. Sabato 18, ore 15.00. Esplode la
bomba Busato: i 384 cavalli dell'Alfa 145 lo portano in
pole davanti a tutti; lacrimuccia di commozione da parte
del pubblico che non si aspettava un exploit così già il
sabato (Casalboni secondo). Troppo presto.
Pronti,
via! Parte la prima manche. Busato fuori, colpito da
Ervandian, sospensione divelta, niente da fare. Con i
potenti mezzi di cui siamo a disposizione vorremmo che sia
il lettore a giudicare i fatti, per una volta, in maniera
completamente obiettiva. Qui il
Filmato della partenzadella prima
manche, divisione 1.
Credo che
difficilmente la Golf blu avrebbe potuto fare la prima
curva regolarmente senza appoggiarsi a qualcuno per non
finire fuori. Ricordiamo per i più distratti che se un
concorrente non si presenta alla partenza di una manche di
qualificazione prende 90 punti di penalità, mentre se non
termina il primo giro 80 punti. Tutto questo è
significativo se si pensa che il vincitore prende 1 punto
di penalità, 2 il secondo e così via...che equivale a dire
che se un concorrente disgraziatamente non va oltre alla
prima curva, il meglio che lo aspetterà sarà la finale B,
con 20 o più concorrenti in gara, a meno di una improvvisa
epidemia di mal di pancia che costringesse la maggior
parte dei piloti al bagno anziché sulla griglia di
partenza, risparmiando i più fortunati che andrebbero in
finale A. Nelle altre batterie brillano il solito
Minnianhov e un enorme Simone Romagna che vince e
convince.
Intanto di
divisione 3A vincono Kuches e Hanak, che si invola alla
vittoria finale. Ferrari parte male. Forti quarto non
delude.
In
divisione 3 Callaghan, Kerka e Hosek dominano, Gallotta
prende tre punto con una vettura a posto e convinto delle
proprie possibilità. Immovilli ha problemi con la
guarnizione della testa e si becca 80 punti. Non
recupererà più. Dopo l'ottima prestazione di Nova Paka
Immoimmo saluta la compagnia fin dal sabato.
Poi la notte
si avvicina, domani è un altro giorno.
The day
after.
Warm up
travagliato per Giarolo che per la troppa grinta sveglia
il già numeroso pubblico della mattina con uno capotamento
le cui scarse (per fortuna, è il primo) conseguenze potete
notare nella foto a fianco. Christian andrà infatti a
vincere la sua batteria davanti a una arrendevole Airat
Chaimiev, ottimi anche Paoloni, Negri, Michi Andolina e
Savio. Si ferma Errani col motore ko, ritiro definitivo.
Minnianhov appare invincibile.
In
divisione 3A Forti e Ferrari dietro, Marty dotata della
4x4 più integrale che ci sia (nessun differenziale, solo
un bel catenone da dietro ad avanti) vince insieme ad
Hanak, sempre più favorito.
In ultimo
la divisione 3 con Hosek, Kerka e Duizensdra. Gli italiani
naufragano nell'olio di Mucci (comunque quarto) e nel
testacoda di Spiderman che fa due giri e si becca 12 punti
(ce ne volevano almeno 3 per prenderne 7).
Supersubaru. Terza manche davvero super per Davide
Negri, finalmente all'altezza nonostante una certa
mancanza di cavalleria che va a vincere una manche. Ottimo
anche Boetto e un sempre più convinto Paoloni, che
conquista senza problemi la finale. Romagna dietro, non
convince, soliti problemi di affidabilità.
Gara endurance? No, manche B!
Seconda batteria che ricorderemo a lungo. Nella prima
partenza il missile Giarolo regola gli avversari fino a un
nuovo ribaltamento al tornantino di ritorno
filmato del ribaltamento di Giarolo
. Bandiera rossa mentre
Casalboni ne stava approfittando per andare in testa.
Nuovo start, bandiera rossa per partenza anticipata di
Chaimiev, come da regolamento europeo. Riripartenza e
scatto fulmineo di Casalboni che si tocca con Busato (i
due vedono un "buco" e vi si buttano nello stesso momento)
e Boetto; i tre sposteranno a loro volta l'incolpevole Andolina. Giudizio personale, la bandiera nera per Natale
è stata eccessiva (95 punti, un record!), altri incidenti
visti avrebbero meritato una tale punizione.
A sostegno di questa tesi porto, Signori della Corte, il
filmato del ribaltamento di Michele Andolina,
il lettore sia giudice imparziale. Dispiace per il
pilota di San Maurizio, dotato di talento innato nella
guida e grande intelligenza dentro e fuori l'abitacolo che
oramai si sarà disinnamorato dell'autocross anche a causa
di episodi come questo. La specialità sta perdendo un
grande, purtroppo.
Vincerà
alla quarta ripartenza Chaimiev su Boetto. La lotta tra italiani non ha portato
a grandi risultati.
In
divisione 3A Ferrari quarto e Forti fuori per aver
tagliato la pista, per loro finale B. Vincono i soliti
cechi.
Soliti
nomi anche in gruppo 3 con Gallotta sempre meno convinto
ma che arriva in fondo, per una volta, ed entra in finale
B, unico italiano rimasto
Finali B
Divisione 1
Romagna, finalmente.
Brozek parte male e Simone, dopo una partenza a motore
fumante andrà a dominare la gara. Busato fa numeri come al
solito ma la vettura ha dei problemi. Brozek ha problemi
di convergenza e si avvicina Oldini. Emozionante lotta tra
la Lancer Evo con le portiere martoriate dalle sfide
precedenti e la Ford. Purtroppo, proprio nel momento di
bisogno, si ammutolisce la vettura dell'italiano. Stessa
sorte anche per Boetto, come in precedenza gli era
successo a Montagnana quando era in testa.
Armageddon, l'apocalisse.
Prendere un'abbondante dose di "ultima possibilità per
vivere", unita a un tocco di agonismo estremo, cospargere
di abbondante incapacità di calcolo del fatto che
l'importante è arrivare secondi, condite con lo spirito
del pilota italiano in terra italiana e una veloce
spolverata di terra di Maggiora. Naturalmente otterrete la
finale B, divisione 3A 2004 che ricorderemo e che potremo
raccontare agli amici del bar molte volte.
Enfant
terrible. Federico Ferrari parte in testa dato il
vantaggio innegabile che ha il suo proto per il rapporto
"piedone pesante/età anagrafica". Anche Forti parte
ottimamente, al primo giro praticamente sono già davanti a
tutti, unico pericolo è Marco Uenk che comunque ha la
convergenza andata. Dietro Gusmeroli, quarto. Al secondo
giro Ferrari spazzola la curva del bar e Forti, novello
Lancillotto, infila Fede e gli sale sull'alettone. I due
proseguono, passa il tedesco, passa il Gusme. A questo
punto i due si tranquillizzano....scherzo! Infatti
precipitano nel vortice dell'adrenalina e ingaggiano un
tremendo duello per dimostrare chi è il migliore. Ostorero
oramai imbarazzato non sa che pesci pigliare. Non era
meglio se aspettavano la gara successiva? Boh, la frittata
è fatta. Ferrari passa Gusmeroli su due ruote alla prima
curva, lo stesso fa Forti ma alla fine i tre si incruccano
all'ultima curva del penultimo giro. Marco ha la peggio,
tirante dello sterzo. Il carroarmato arancio fosforescente
va addirittura in testa quando, passato secondo, Uenk
abbandona. Solitario al traguardo viene fischiato (per la
prima volta da quando seguo l'autocross) dal pubblico,
persino dai suoi fans.
Forti forse ha esagerato.
Troppa la rabbia accumulata nei confronti di uno sport che
lo ha sempre amato e che da un po' di tempo gli volta le
spalle, vedi incidenti e altre sfortune. A noi ha
regalato un finale da brivido e speriamo che questa
battaglia al limite dell'impossibile lo invogli a tornare
nell'ambiente a regalarci altre emozioni, questa volta in
una vera finale.
Nessun commento per Fede, il
suo talento non si tocca e sarà presto l'uomo da battere,
come dimostra il fatto di essere arrivato in finale A al
primo tentativo.
Divisione 3
Spiderman, l'uomo-danno.
Chi ha visto il film al cinema capirà che c'è una
relazione stretta tra l'eroe in celluloide e quello che
calca le piste di autocross. Come l'eroe a un certo punto
perde la convinzione in se stesso non riuscendo a
rientrare nella parte e decide di ritirasi a vita
privata, così Spider-Gallotta non è più quel pilota che
vinceva poco tempo fa negli junior. Colpa sua, colpa del
mezzo? Non si sa ma al primo giro si tocca con Nonno Jo
Kerka e finisce con la solita sospensione rotta. Speriamo
che il pilota di Lodi possa, al pari dell'omonimo eroe dei
fumetti, riacquistare la fiducia in se stesso. Speriamo
solo che la bellissima rossa Mary Jane non diventi per
Alex, nella vita reale , il meccanico Giuseppone...
Callaghan e Svabensky partono
alla grande, Kerka non molto. Poi Roman prende il rail a
140 all'ora ma la vettura è indistruttibile. Trenino di
vetture, bella lotta Hinnekamp-Svabensky ma è il primo ad
andare in finale, meritatamente.Finale
B divisione 3
Finali
Divisione 1
La forza di 500 cavalli.
Imbattibile Minnianhov,ma alla partenza, forte della
grande esperienza, Giuseppone Paoloni è terzo, spinto da
Zebergs che lo passerà al secondo giro. L'italiano sembra
in debito di cavalli. Airat Chaimiev è secondo. Negri da
quintultimo è sesto, subito dietro a Paoloni. La rimonta
della bellissima Subaru è quindi iniziata. Davanti a
Davide, Ervandian perde pezzi di carrozzeria
arrivando un po' lungo alla prima curva. Il pilota
marchigiano, da vero tattico, rimane stretto al giro
successivo sella curva dopo il traguardo, costringe
all'esterno la Golf e, senza il minimo sforzo, anche Negri
beffa il Russo. Già che c'è Davide fa una staccatona alla
curva del bar ed è quarto. Il filmato dellaFinale
divisione 1
è da scaricare subito. Purtroppo proprio sulla
bandiera a scacchi Paoloni scala di una posizione a favore
del pilota della Golf ma per tattica e costanza merita un
applauso. Giarolo termina ultimo doppiato (dopo i due
capottamenti, un vero miracolo dei suoi meccanici)
meritando comunque un grosso applauso del pubblico. Bravo
Christian. Romagna ottavo. A Chaimiev e alla sua Corolla
il titolo 2004.
I soliti noti.
Vittoria meritata per Hanak, secondo Turek, titolo già
assegnato all'olandese Waldschmidt. Ecco il responso della
finale della 3A. Partenza con -naturalmente- Ferrari in
testa coda con una sospensione piegata e vettura
danneggiata, come se non fosse già abbastanza distrutta.
Bella battaglia Marty, Musil, Vlasaty che vivacizza la
gara che arriveranno in questo ordine. Ferrari decimo.
Il diciassette porta male.
Non ce l'ha fatta il tedesco di Germania Behringer a
sconfiggere l'armata ceca. Gara e titolo a Roman Kerka che
lotta con lo storico pilota Hosek che perde il titolo
all'ultima gara, cosa alla quale il ceco è oramai
abituato.
Dietro finiscono Bartos, Smrz
(l'unico pilota che ha il codice fiscale uguale al
cognome) e Callaghan, sempre protagonista delle manche
precedenti.