Il Punto

 

L'approfondimento sull'attualità dell'autocross e dintorni di Daniele Ostorero

24-09-2013
GP ITALIA  :  EDIZIONE STRAORDINARIA !!!
 
Potrebbe sembrare il grido di uno strillone, come quelli che si vedono nei films datati in bianco e nero, ma qui il senso è duplice.
Personalmente per il tipo di lavoro che ho avuto quest' anno, non ho avuto tempo da dedicare all' autocross, tanto che per la prima volta da quando esiste internet, sono arrivato in pista sabato mattina, senza aver potuto dare uno sguardo all' elenco piloti.
Per la verità avevo parlato con Anna, che è la Dea ex machina della manifestazione, un paio di settimane prima e sapevo che ci sarebbero stati meno italiani e diversi validi stranieri nuovi in più.   Quanto validi non potevo immaginarlo, quindi sabato, oltre alla voglia di assistere e commentare il mio personale 29° europeo consecutivo a Maggiora, in totale con Lombardore, sono a quota 34...avevo una gran voglia di vedere nuove realtà.
Devo dire che la mia attesa e speranza non sono andate deluse, anzi.
 
Svariate le considerazioni dopo questo GP, in primis, anno nero per la Repubblica Ceca, con una delegazione di piloti sempre nutritissima, anche quest' anno " zero tituli" per scimiottare il famoso allenatore, non è certo la prima volta che succede, ma stando così le cose, potrebbe anche essere l' inizio di una lunga serie, ed i motivi sono presto detti, tranne rari casi i cechi sembrano rimasti indietro tecnicamente rispetto a diverse altre nazioni : Germania, sempre più solida principalmente a ruote scoperte, dove c'è Sua Maestà Stubbe, al momento inarrivabile e dalle parole sue e di Johnny Hakwoort, intenzionato a riprendere Willy Rosel, per numero di titoli, auguri...per gli altri, Francia, con una dedizione e puntualità nell' azzeccare le mosse giuste a tutti i livelli, mi aspetto un Thomas Anacleto dirompente nel 2014 nei Super Buggy e con uno stuolo di Buggy 1600 da paura, tutti egregiamente guidati, aggiungiamoci pure Olanda, Lussemburgo, Ungheria ed anche Lettonia, che con soli 2 piloti, ma che piloti, ha fatto vedere i sorci verdi a tante altre squadre.
 
Anche " piccole donne crescono " con la Sabrina Straub, che sta iniziando a confrontarsi veramente alla pari con la maggior parte dei maschi, riuscendo a togliersi già parecchie piccole soddisfazioni, è stata nel suo piccolo un' altra nota di cambiamento che Maggiora ci ha offerto quest' anno. 
Tra i piloti " nuovi ", almeno per il GP d' Italia desidero segnalarne alcuni, che hanno veramente impressionato, come il belga Bjorn Versluys, Renè Mandel, il tedesco davvero forte, che ha però avuto un brutto incidente, che poteva andare anche peggio, vista la dinamica, il giovanissimo Kevin Munkler, che in mezzo alle truppe dell' armata ceca, che in tutti i modi han cercato di ostacolarlo sin dalle batterie, è riuscito a conquistare il titolo dei Junior Buggy, la fantastica apparizione di Jean Philippe Dayraut, il francese giunto terzo assoluto nella famosissima Pike Peaks, la cronoscalata americana su asfalto e terra, mai vista la pista, appena entrato girava come i migliori che girano nell' europeo da anni ai vertici, da applausi anche la prova di Johan De Jong, l' olandese n° 43, sempre in battaglia e sempre protagonista.
Mi auguro di ammirare ancora in futuro l' avanzamento al vertice dei 2 lettoni Janik Boks e Andris Kulikovskis, perchè il loro balzo in avanti ha del prodigioso e personalmente mi piacciono molto come stile di guida e grinta perenne, se continueranno su questi valori, sicuramente bisognerà fare i conti anche con loro.
Non ho parlato in toni trionfalistici dei cechi, semplicemente perchè con la loro tradizione, quando non sono davanti, è sicuramente un flop generale, però non bisogna dimenticare le spettacolari gare di Marek Sekanina, vincitore per la prima volta in un GP europeo da dominatore, non per grazia ricevuta o sfortune altrui, Otakar Wyborny, combattente nato, autore anche di un capottone da paura il sabato, ma mai domo anche la domenica, un Vaclav Fejfar, secondo me, che lo pronosticavo già nel 2013 in Super Buggy, per tentare, primo pilota nella storia, di vincere il terzo titolo in 3 diverse categorie, venuto a Maggiora un po' più da turista che da pilota, sorridente alla premiazione, forse più dello scorso anno, quando aveva vinto lui il titolo.....ancora tra i cechi, sempre puntuale Petr Turek, forse buona parte dei cechi fa notare una longevità dei mezzi meccanici, cose nuove, vetture da classifica al top, nello squadrone ceco, è da un bel po' che non si vedono, chissà che non sia Petr Bartos, qui assente, che non sia il primo ad essersene accorto e che stia già preparando un rientro coi fiocchi !?!?
 
Ultima nota un po' triste l' aver visto il declino globale di tre grandi protagonisti di tante, tantissime battaglie : Jaroslav Hosek, Jaromin Stetina e Ladislav Brozek, il più " alla frutta " dei 3 mi è parso Stetina, lontano anni luce dal pilota che alcuni anni fa ha vinto a Maggiora il GP, ora, con la stessa macchina d' allora, a fare da semplice comparsa, purtroppo il tempo passa ed i giovani talenti affamati avanzano.   Solo Hosek ha tentato ancora una volta di cancellare la sua data di nascita con sprazzi, in qualche manches, di impeto forse eccessivo, come quando è salito in testa ad Hinnenkamp, bello però il gesto di scuse a cui Andrè, nonostante un' incazzatura planetaria, non ha potuto sottrarsi di contraccambiare, anche i più duri, se stimolati, sanno capire i propri errori.
 
Chiaro scuri in casa Italia, situazioni ataviche, molti " dejà vu ", un sacco di rotture meccaniche e di rammarichi un Werner Gurschler, di chiare origini palermitane...preciso ed in crescendo prova dopo prova, che quando ha cominciato a conoscere bene le traiettorie ha messo in mostra delle ottime prestazioni, il solito tostissimo Marco Noris, i soliti sfortunati Gallotta, in ottima compagnia con Immovilli, che pareva essere veramente in palla, un Fede Ferrari da mangiarsi le mani, per quanto fatto e visto, finchè il solito problema meccanico non ha posto fine alle sue brillanti cavalcate, strano a dirsi, ma il miglior italiano al termine di questo lungo weekend è stato.....Jos Kuijpers, non è una battuta, ma il corpulento campione olandese corre con licenza italiana e quindi automobilisticamente parlando fa parte della pattuglia azzurra, personalmente mi sembra una chiusura un po' triste, però veritiera, nella speranza, ormai trita e ritrita che dal prossimo anno le cose cambino, o no ?!?!?!  come sempre
 
Alla prossima                                          Daniele Ostorero
 



17-10-12

" COSE SUCCESSE A MAGGIORA NEL 2012 "
 

Stando ad antiche profezie, questo potrebbe essere l' ultimo anno dell' autocross, o meglio, questo potrebbe essere l' ultimo anno di TUTTO.

Nessuno può saperlo ora, ma almeno fino al 21 dicembre, possiamo ancora discutere delle nostre passioni, poi vedremo il da farsi....

 

L' autocross ha vissuto un anno che sicuramente ha risentito, come molte cose di questo mondo, degli influssi della finanza e dei tempi miseri che ci stanno facendo vivere, anche gli entusiasmi in periodi così bui, tendono a smorzarsi, ovvio che una specialità che già non brillava di luce propria negli ultimi anni, si sia ancor più affievolita, però alcune cose discrete sono successe e speriamo che diano una minima scossa all' ambiente, sempre che il 2013 abbia modo di sorgere !!!

 

Partiamo dal campionato italiano, dicendo che tutto sommato sta denunciando uno stato di malato cronico in via di peggioramento.   Normalmente quando un paziente non migliora , o peggio, va sempre ad aumentare la sua criticità, si tende ad intervenire in modo radicale e con dosi massicce di rimedi.

Nel caso del nostro "malato " i metodi sono stati indicati in varie forme, alcune percorribili, altre, tipo le mie, più provocatorie e drastiche, di meno facile attuabilità.

Però qualcuno a pochi passi da noi, vedi la Francia, pur non vivendo tempi idilliaci e prosperi, ha saputo trovare tali e tante soluzioni, da farsi notare in positivo a 360 gradi, inventandosi campionati, categorie, elasticità, coesione tra le parti, a tal punto da entrare in massa nel campionato europeo e portando a casa risultati a dir poco insperati ed inaspettati.   Lo esamineremo tra poco parlando del campionato europeo.

A Maggiora, sabato e domenica scorsi, in un periodo di vacche magrissime, oserei dire " trasparenti e diafane ", è arrivato un team ufficiale con un nome che è tutto un programma, vale a dire Kamikaze, con un pilota ufficiale, mai visto prima a Maggiora, tale Xavier Bauer ed ha fatto vedere da subito, che non erano in gita turistica, ma facevano sul serio, molto sul serio.    Bauer ha fatto capire subito che ha talento, che ci sa fare, che su quel kart ci passa del tempo come un vero pilota ufficiale e che il suo team ha intenzioni serie, sia dal punto di vista tecnico, che sportivo e prestazionale.

Guarda caso la categoria se la sono inventata loro, i francesi, personalmente dalla loro prima apparizione, non ho mai lesinato elogi ed entusiasmo nei confronti dei kartcross, ogni volta che ritrovo Max Vercelli lo vado a salutare e ringraziare per aver portato la specialità in Italia, dove ha immediatamente trovato terreno fertile ed un sacco di entusiastici sostenitori, a partire principalmente dai piloti e di conseguenza dal pubblico.

La domanda provocatoria è : possibile che in Italia, tanto decantata come patria dei motori e della fantasia, non sia mai nata un' idea di questo tipo ?  E se nascesse, visto il clima italiano da " tutti contro tutti appassionatamente ", riuscirebbe mai ad andare avanti ?

Calcoliamo che qui la federazione non esiste, e questo è ormai un dato di fatto da sempre, però ogni idea, ogni presa di posizione, è sempre da dibattito televisivo, e non lo dico nel senso che ha molta audience, ma nel senso più dispregiativo possibile, quello delle risse davanti alle telecamere, che si parli di politica, di finanza, di religione, di socialità, o di ogni altra stronzata, non c'è mai una sorta di intendimento comune, c'è sempre solo la critica fine a se stessa, mai costruttiva, venedo alla specialità dell' autocross, anche qui è tutto pari col discorso appena tracciato, solo discussioni, prima pacate, poi animate, poi gli insulti, il tutto per arrivare dove ? al nulla, ad un campionato ridicolo, non per i protagonisti, non per l' impegno visto nelle poche, anzi pochissime gare, ma per la totale mancanza di amalgama, di professionalità da parte di molti, ecc.    Rimango delle mie idee, almeno 10 anni fa scrissi che secondo il mio modesto parere, i tempi erano cambiati, e con i tempi dovevavno cambiare molte cose, proposi per ingrandire la specialità e farla diventare popolare di fare un campionato " itinerante ", con una valida organizzazione alle spalle, tipo sportclubmaggiora, con abbinamento di network radiofonici al seguito, qualche sponsor mirato ed abituale nel campo motoristico, pensate a come sono entrati in gioco sponsors come Redbull o Monster nel settore motoristico, ci sarebbe stato chi avrebbe potuto allestire piste da montare al venerdì e smontare il lunedì in posti di villeggiatura, con migliaia di persone sempre presenti, ovviamente con un paio di date a Maggiora, per ridare voce alla tradizione, ma sarebbero stati campionati con almeno 8 o 10 circuiti completamente diversi da Pasquetta ad ottobre.

Ed invece si sono tentate gare in campi di patate con paletti e bandelle di plastica per delimitare il tracciato, in posti assurdi e senza alcun futuro.

Per quel che riguarda le vetture, il fai da te è regnato quasi perennemente, con risultati parecchio squallidi, a voler essere buoni nel giudizio, mentre i francesi hanno continuato tranquillamente a migliorare, a presentare novità, a farle progredire, senza attriti e tensioni ed i risultati sono davanti agli occhi di tutti.

 

Parlando dell' ultimo weekend di Maggiora, la ciliegina sulla torta, ma in questo caso dovremmo dire la torta sulla ciliegina, è stata ovviamente l' apparizione di quel mostro di talento che si chiama Tony Cairoli.    Purtroppo il tempo è stato veramente poco, mi ero già pregustato, e lui era d' accordo a concedermi una lunga chiacchierata sul motocross, mia personale grande passione, da condividere questa serie di domande col pubblico, però la sua grande voglia di girare con le vetture gentilmente messe a disposizione da Firenze, Ottoboni e Gallotta, ha fatto arrivare troppo presto l' ora in cui doveva assolutamente andare via per non perdere l' aereo che lo aspettava.    Non è sceso in pista solo per fare qualche giretto in suplesse, perchè ogni volta che cambiava vettura era parecchio sudato, a riprova del garnde impegno profuso ed anche fisicamente ha patito un discreto indurimento degli avambracci.

Il suo manager mi diceva che l' obiettivo primario è quello di tentare di arrivare ai 10 titoli mondiali di Stefan Everts, però la passione del Tony 222 è il rally e dopo il motocross il suo futuro potrebbe e dovrebbe essere sulle quattro ruote.

L' augurio è di poter avere altre occasioni con campioni di questo calibro a dar lustro alla specialità e allo sport club Maggiora, che se lo merita.

 

Chiudiamo con il campionato europeo, ancora una volta un solo italiano a disputare l' intera stagione, dopo anni di Giarolo, quest' anno è stato Alex Gallotta a cimentarsi contro i mostri, riuscendo parecchie volte a farsi rispettare ed anche temere, visto il trattamento in pista cui è stato fatto segno da alcuni avversari.

Spiderman è nella categoria dei clan consolidati, prima i cechi, poi gli olandesi, ora il tedesco, " sua maestà " come lo chiamo io, questo il clan lo fa da solo, grazie ad un insieme di talento, grinta, visione di gara, decisione e mezzo tecnico a disposizione, un mix spaventoso che raramente si è visto negli anni in questo ambiente.

Personalmente ritengo Bernd Stubbe uno dei tre migliori piloti di ogni epoca dell' autocross, ma Gallotta ha dimostrato di non essere lontano, di dover ancora trovare col suo team un giusto equilibrio dei tanti fattori che compongono le gare perfette, Stubbe ci è già riuscito più volte, al nostro lodigiano, l' augurio di imitarlo, raggiungerlo e batterlo, al più presto.

Dicevamo dei francesi, ogni tre o quattro anni ne spuntano un paio, principalmente nei prototipi o 1600 o 4000 e zitti zitti, fanno l' intero campionato e...lo vincono, a parte il mio amico Vincendau, Francis Warnier e Olivier Dufour, ultimamente uno sconosciuto Baudet ed ora un altrettanto sconosciuto Anacleto, sono arrivati, hanno fatto le loro gare, da sconosciuti e si sono vinti il titolo europeo, tipo lo squadrone italiano, che a parte i due succitati, non porta a casa un titolo dal 1991, e fanno 21 anni di digiuno, non vi pare un po' troppo ?  Per i miei gusti sììììììì

Nell' augurarvi che il 2013 arrivi, come speriamo, chiuderò con il mio solito :

 
alla prossima                                                                 Daniele Ostorero


19-09-12

COME STUPIRSI OGNI ANNO ! 


Quando leggo la entry list nei giorni precedenti al GP d' Italia a Maggiora, rimango allibito ogni anno nel vedere quanti e quali piloti non vogliano o non possano mancare a questo appuntamento, sembra quasi che se un pilota fosse senza la sua vettura, pur di esserci, ne noleggerebbe una qualsiasi, ma la passerella nel " salotto dell' autocross " proprio non si deve perdere !!! 

Qualcuno sfrutta questa vetrina per farsi vedere su vettura di categoria diversa dal solito, mi vengono in mente in questa edizione il giovane russo Demkin che passa dai Junior Buggy alla divisione 1, ah già si deve dire Touring Autocross ed il ben più scafato ed esperto Glenn Van Rosmalen che va ad infilarsi tra i Buggy 1600, i sixteen hundred, come mi piace tanto chiamarli all' inglese, categoria che qui a Maggiora non ha certo ottenuto un gran successo, visto che si presentano SOLO in 53..... 

Ho provato a farmi i conti con gli scarti, ma come ogni anno mi incarto e dò per incerto un finale di categoria tesissimo per l' assegnazione del campionato, quando tutti hanno già celebrato il titolo di caio, anzichè di sempronio, però questa volta ho letto cosa ha dedotto Bollo ( Manuel ), scarti alla mano e ne faccio tesoro, mal che vada, potrò scaricare su di lui eventuali errori di calcolo, però nei Superbuggy, c'è solo da ammirare il pilota che negli ultimi cinque anni ha fatto vedere di tutto e di più, Stubbe è un fenomeno a 360° ed i fatti lo testimoniano. 
Nelle altre due categorie più importanti, c'è ancora uno spiraglio di luce in fondo al tunnel per Karai, anche se Fejfar è davanti e dopo tanti anni di difficoltà ed in alcuni casi di boicottaggio interno....penso che si meriterebbe il titolo, se non altro per la perseveranza. 
Credo anche che se riuscirà a conquistare l' europeo, si tufferà senza badare a spese nuovamente nella divisione 3, dove venne messo nell' angolo proprio dai senatori della sua nazionale ceca, per tentare, unico in assoluto, a vincere in tutte e 3 le divisioni dell' europeo, il titolo continentale. 

Dove non c'è possibilità di sbagliarsi nel dire che il titolo è più che mai aperto a più risultati, è proprio nella divisione 3A, la Buggy 1600, il fatto che saranno 53 fuori di melone a tenere giù il piede fin da sabato, mette al riparo da sorprese, dubito seriamente in una finale con 4 o 5 piloti al massimo sullo schieramento, eh, eh, eh. 

Molti saranno gli italiani, uno solo il nostro pilota che ha disputato l' intero campionato, Alex Gallotta, che nella difficilissima Superbuggy, ha finalmente ottenuto dei grandi risultati, la ciliegina sulla torta potrebbe proprio essere Maggiora, ma un po' per scaramanzia, un po' per non caricarlo di troppe responsabilità, mi limito ad augurargli una gara senza alcun problema tecnico o imponderabile, che possa esprimersi al meglio secondo le sue indubbie qualità, il resto lo farà lui e, sapendo quanto ci tiene e quanto è consapevole di cosa può e sa fare, il risultato sarà la logica conseguenza. 

Agli altri italiani un grande in bocca al lupo, non avranno vita facile, l' autocross ai massimi livelli internazionali è entrato in dimensioni tecniche assolute e quindi le difficoltà saranno enormi, speriamo che i loro mezzi meccanici reggano alle battaglie e che le sorprese positive si sprechino, farebbe indubbiamente bene anche a livello delle gare nazionali, da alcuni anni ormai piuttosto asfittiche. 
Mi auguro di arrivare al termine della due giorni senza più voce per aver urlato nel vedere grandi imprese in pista, se poi saranno con i nostri colori, ancora meglio ! 
Personalmente vi voglio tutti a Maggiora, di sicuro ci perderà chi non sarà presente. E come sempre..... 

Alla prossima. Daniele Ostorero

 

DI TUTTO E DI PIU' 


Diciamocelo pure, è stato un week end pazzesco, già la nuova impronta organizzativa e di gestione degli spazi
 
 attuata dagli uomini dello Sportclub Maggiora, faceva vedere l' ambiente e la pista sotto un nuovo punto di vista, almeno a me ha fatto questo effetto, anche se parte delle modifiche esterne si erano già viste in anteprima nella prova notturna del Rallycross Show, poi il solito numero al limite dell' incredibile di piloti iscritti, al quale ormai sono abituato, andando giorno dopo giorno a sbirciare l' elenco iscritti, aiutato anche a volte da anticipazioni che mi arrivano direttamente dalla segreteria dello Sportclub nei giorni precedenti l' evento, poi il pubblico, davvero numeroso, a tratti piacevolmente chiassoso, che ho sentitto urlare in alcuni momenti topici della gara, questo è un buon segno, significa che tutti stanno partecipando e si stanno infervorando, di sicuro non si stanno annoiando. 

Non mi sono certo dimenticato dei veri artefici dello spettacolo, cioè i piloti, che stranamente hanno avuto un comportamento per molti versi, assolutamente diverso dal solito, qui devo dare una spiegazione alla mia affermazione. Normalmente all' europeo si vedono delle legnate spesso per i primissimi posti della classifica, in questa edizione ci sono state delle battaglie furibonde, ma tutte moderatamente corrette, disputate però a dei ritmi infernali, mai visti, invece nei 4 anni in cui si sono visti i ragazzini delle Junior Buggy, c'è sempre stato un fair play quasi esagerato, tanto che al sabato ho avuto il tempo di spiegare a quelli che magari erano alla loro prima esperienza a Maggiora, che i ragazzini in questione, nelle precedenti apparizioni, avevano sempre evitato il minimo scontro diretto, dopo pochi istanti è partita la prima manche e si sono viste le prime legnate, anche se "morbide", però l' aria era cambiata. 
Qualcuno tra i piloti di media fascia, ha invece preso l' appuntamento maggiorese come l' ultima sfida all' ok corall, un nome su tutti l'olandese Peetom, buttatosi in pista alla partenza di una manche seminando lo scompiglio totale, cosa che ha però suscitato un sacco di consensi tra una parte del pubblico, probabilmente i puristi saranno rimasti sconcertati, ma la base del pubblico di una qualunque manifestazione motoristica, vuole il personaggio che " va oltre", se per questo uno è andato anche più in là, mi riferisco a Stloukal, il numero 7 dei Super Buggy, detto Tyson, già conosciuto per altre prodezze simili, anche nei confronti di piloti suoi connazionali, se non erro con Petr Bartos, io me ne sono accorto per puro caso, uscendo dalla mia postazione mentre stavano bagnando la pista e trovandomi Bernd Stubbe davanti alla mia porta con uno straccio appoggiato al naso sanguinante, era frastornato ed incredulo, poco dopo, mentre il tedesco era sceso in infermeria è salito anche il pilota ceco, accompagnato in direzione gara da due bionde, per essere sentito dal collegio dei commissari, i quali accertato che Stloukal aveva deciso di farsi giustizia in stile far west, lo ha squalificato. 
Questa è stata una fortuna, perchè se ci fosse stato il ceco in finale, quasi sicuramente Stubbe non avrebbe preso il via. 

Esaminando a mente fredda la gara, essendo anche bloccato a letto da sintomi pre - influenzali scoppiati nella notte tra sabato e domenica con conseguenti problemi alla voce, ho riscontrato alcune piacevolissime novità, come il tedesco Meinzel vincitore della 3A, il nostro Emanuele Consoli, che con un pizzico di esperienza in più, avrebbe conservato la vettura per la finale B, dopo aver dominato la finale C ed aver visto in pista che Mucci, purtroppo, era lontanissimo in terza posizione. 
Interessante il neo campione dei Junior Buggy Kubicek, che ha perso tutte le manches con Routcha, per poi andare a batterlo proprio in finale, questa è stoffa da vincente in prospettiva.... un Van Rosmalen, che non è un pivellino, anzi l' ex campione europeo ha avuto solamente la sfortuna di avere " tra i piedi " per tutto l' anno un extra terrestre di nome Stubbe, altrimenti credo che avrebbe recitato un ruolo ancor più da protagonista. Ancora una nota lieta la presenza in finale A, senza bisogno di ripescaggi di Alex Gallotta, ormai nella top 5 della divisione 3, purtroppo la scalata verso il numero 1 di questa classifica è difficilissima, soprattutto per questioni di...numeri. Al momento attuale il poter essere al top nell' autocross necessita di patrimoni non indifferenti, so per certo, che i primissimi della classe viaggiano con al seguito materiali di primissima scelta adatti a poter ricostruire anche 2 vetture identiche nello stesso GP e, se non ce n'è necessità, di poter sostituire le parti principali ad ogni GP, e parlo di motore, cambio, semiassi, ammortizzatori, centraline, ecc., quindi numeri di pezzi e di budget. 

Del livello generale del nostro parco vetture in confronto con i mezzi stranieri, raramente abbiamo parlato, qualche volta mi sono chiesto ed ho chiesto ad alcuni piloti come mai nelle gare dell' europeo i " soliti" sono sempre in pista, con vetture mostruosamente performanti dal sabato mattino alla fine della domenica, dopo battaglie all' ultimo sangue e botte date e ricevute in quantità industriale, la risposta è nel chiarimento appena dettagliatamente esposto nelle poche righe precedenti, chiaro che se un pilota gira al massimo per quel che il suo motore gli consente, tirando tutte le marce brutalmente, sollecitando tutte le varie componenti della sua vettura, è probabile che prima della domenica sera qualcosa possa cedere, ai nostri capita spessissimo e si fermano, ai migliori stranieri, vengono sostituie tutte le parti non al massimo dell' efficenza, o semplicemente in previsione che possano cedere, mi pare chiaro che non ci sia possibilità di lotta, al di là delle capacità personali. Ho voluto precisare questo perchè spesso, proprio io, ho cercato di darmi una spiegazione senza trovarla, ora, parlando un po' dettagliatamente con persone che seguono direttamente i movimenti nel paddock, alcune di queste incomprensioni hanno avuto un minimo di risposta, tenendo anche conto che da noi gli sponsors sono praticamente scomparsi e l' appoggio della federazione non è mai esistito, perciò il plauso a Gallotta è totale, visti i risultati del 2011. 

La nota triste del week end è stato dover commemorare due personaggi che hanno offerto molto a questa specialità in due modi totalmente differenti, Franco Savoini, il fondatore della Borgo Agnello, lo sponsor di riferimento del GP d' Italia a Maggiora al suo 24° anno di appoggio allo sportclub ed Illide Romagna, il campione europeo della divisione 1 nel 1989, scomparso improvvisamente un paio di mesi fa durante una manifestazione motoristica che si tiene a Malo, a cui ho partecipato anche io per 3 edizioni, a Franco e Illide un commosso ricordo. 

Un' ultima annotazione personale : ho trovato azzeccatissima la premiazione definitiva a gara appena terminata, senza dover poi rifarla successivamente, quando molti piloti sono appena rientrati al paddock con le vetture liberate dal parco chiuso. Si evita di dover chiamare inutilmente, come sempre accade qualche pilota che non arriverà mai e non consegnargli il premio direttamente, spero che la cosa si ripeta sempre. 
Nel caso del GP europeo appena concluso, avendo esaurito il mio personale " kers" della voce, avrei comunque dovuto dare forfait..... 

Alla prossima Daniele Ostorero 


FANTASTICA  VIGILIA  !!!!!!!

 
Era da tanto, ma tanto tempo che speravo di poter festeggiare un risultato come quello ottenuto da un grande

 Alessandro Gallotta in Francia nella penultima prova dell' europeo 2011.   E' la miglior pubblicità per la prossima ed ultima prova del campionato continentale, che, guarda caso è proprio il GP d' Italia di Maggiora.

Ho seguito in queste ultime settimane l' aggiornarsi della lista di partenti, che ancora una volta fa sgranare gli occhi e fa capire ai più scettici che quando parlo, ormai da anni, del circuito - salotto, dell' appuntamento che nessun pilota europeo si vuole perdere, non è solo un modo ampolloso di presentare la gara, ma la consolidata verità, che il Pragiarolo e la sua organizzazione, rappresentano ancora il punto d' arrivo dell' intera stagione continentale.
Oltre ad un numero spaventoso di iscritti, quest' anno c'è l' attesa per la prova di tanti italiani iscritti in tutte le categorie, tranne i junior buggy, ma soprattutto la passerella colma di attese per vedere all' opera lo Spiderman from Lodi.
Con Alex ci siamo sentiti poco prima delle vacanze agostane e devo dire che il suo tono di voce era di chi sapeva di essere vicino alla grande impresa, dicendomi che il solo Stubbe era difficilmente contenibile, mentre gli altri erano alla portata, o almeno ci si poteva provare.
Ricordo di aver chiuso dicendogli che tenevo in serbo la voce per il GP d' Italia e che aspettavo quel momento per urlare alla grande impresa.
Lui si è portato vicinissimo all' obiettivo massimo, non ci resta che sperare che se deve succedere in tempi brevi, che sia proprio a Maggiora, dove la finale della divisione 3 sarà l' ultima gara della domenica 25 settembre, mi basterebbe che partisse in prima fila come è successo ieri a Saint Igny e credo che la tensione si avvertirebbe almeno fino a Milano.
Sarà un GP finale di altissimo valore, tutto da decidere in divisione 1, scusate, ma preferisco ancora le vecchie denominazioni, poi sabato e domenica vedrò come chiamarle, come al solito, ma ho notato nel forum che anche altri hanno le mie problematiche con gli scarti dei punteggi, tanto che non è certo se Dufour ha già vinto la 3A o se ha ancora chances Musil, in divisione 3, oltre all' attesa per la prova di Gallotta, ci sarà da festeggiare quell' autentico mostro di Bernd Stubbe, uno dei migliori di sempre, ho avuto modo di osservarlo da bordo pista lo scorso anno, o 2 anni fa, non ricordo, ricordo solo che rimasi senza parole nel vedergli affrontare il curvone che immette sul rettilineo finale, veramente impressionante per grinta, determinazione e velocità, pensare che il nostro Alex non gli è poi così distante, beh, è una grande soddisfazione, pensando anche a tutte le traversie che lo hanno afflitto negli ultimi anni, tanto che gli avevo rispolverato il secondo soprannome di Paperino, vista la fortuna clamorosa che lo snobbava.
Al momento non voglio aggiungere altro, mi aspetto un week end veramente da incorniciare, se poi ci scappa " qualche" vittoria italiana, molto meglio, spero di avere molto di più da scrivere nel dopo GP soprattutto delle prove di tutti i nostri piloti.  A tutti gli appassionati suggerisco un tam tam, un passaparola pressante, ci vuole un tifo da stadio, nel senso buono del termine..., per vedere e far vedere uno spettacolo che sicuramente sarà grandioso come sempre, ma che potrebbe essere questa volta anche indimenticabile.
Uno splendido week end a tutti, piloti in primis e appassionati.
 
Alla prossima.                                                              Daniele Ostorero




Qui vecchi articoli della rubrica "il Punto"