CAMPIONATO ITALIANO VST 2003
 
 
Race Report

MAGGIORA,  11-12 ottobre 2003

 

Finale Gruppo 4

I gladiatori

 

Non so se qualcun mai ha visto uno dei più bei film mai prodotti dedicati al mondo dell'automobilismo e cioé; "Gran Prix", risalente al lontano 1969 e ambientato nel mondo della Formula 1 di quegli anni. In esso vi si potevano trovare personaggi e trame tipiche di una pellicola che coinvolge lo spettatore:

il comprimario (alla Barrichello, per intenderci);  il pilota famoso che osannato dalle folle pensa di poter vincere senza fatica; il pilota emergente che con grinta e passione dimostrerà di essere il più veloce ma senza vincere il campionato; il pilota esperto che sfrutterà la sua costanza e riuscirà a raggiungere il titolo iridato. Il tutto condito da incidenti e appassionati storie d'amore.

Escludiamo ora gli incidenti (ringraziando il responsabile della sicurezza) e le appassionanti storie d'amore (visto che sono tutti felicemente fidanzati o sposati), la trama che è venuta fuori è la stessa del film in questione. L'unica differenza è che qui si corre su terra. E che la finale di campionato non è a Monza ma a Maggiora.

Tutti aspettavano Denny Zardo il quale non ha per niente deluso le aspettative guidando superbamente il prototipo ex Tonino Marchetti, uno dei migliori mai progettati in Italia sia dal punto di vista telaistico (motore centrale, sospensioni a quadrilateri deformabili), che motoristico (motore Delta).

Gli altri aspettavano Spiderman Gallotta vittima nel corso di tutta la stagione di una serie di rotture a catena che mai gli avevano consentito di sfruttare a pieno le sue innate qualità di guida. Per questo motivo alcuni suoi tifosi si erano  prodigati nell'accendere ceri e a eseguire svariati pellegrinaggi in modo tale da propiziare il raggiungimento di una buona affidabilità per la vettura del pilota lodigiano. Questa volta avrebbe anche quasi funzionato. Quasi.

Partenza al fulmicotone per il Supereroe dell'autocross italiano che mai ne ha sbagliato una  quest'anno. Riflessi da felino (ma, a volte, fortuna fantozziana).

Zardo gli sembra attaccato con una corda lunga non più di un metro visto che tallona il proto numero 60 per tre giri di seguito.

Staccate al limite, coltello fra i denti traiettorie sempre calcolate al millimetro (come nella semifinale, qui il filmato, manche veramente al limite) e si giunge alla curva 3, terzo giro.

Zardo sfrutta l'inserimento velocissimo del suo proto e costringe l'avversario all'esterno, nella terra riportata. Gallotta non molla un centimetro e sfrutta lo sbalzo del suo motore in conduzione di curva che gli dà grande trazione. Il pedale dell'acceleratore rimane giù fino al tornantino di ritorno. Alex non molla e dimostra che non basta essere Campione europeo della Montagna 2003 (guidando una Osella BMW) per avere la meglio. Questo duello ricorda molto da vicino quello tra Marchetti e Negri che guidarono le stesse vetture nella finale del 1999. Qui il filmato. Corsi e ricorsi storici ma questa volta i tempi sul giro sono da record (44 secondi e mezzo). Come lo spettacolo.

A un certo punto il proto rosso e blu prende il largo e saluta la compagnia. Zardo perde terreno e Giuseppe Mucci, oramai campione italiano per il punteggio acquisito accumulando grandi risultati nelle prove precedenti, recupera pur fumando vistosamente dal posteriore (cosa che avevamo già visto nell'europeo di settembre). Segue come un'ombra i due Delio Grasselli, con il proto rosso a motore Delta. Due motori Delta e due Porsche. 

Zardo ha evidentemente qualche problema meccanico, vedasi foto a fine gara, cliccare sopra per ingrandire: ma non molla.

Come dentro un film, dicevamo sopra, quando il pilota ha già dimostrato di essere una spanna sopra tutti gli altri e che non ce n'è più per nessuno,  il mezzo meccanico e la sfortuna cambiano le carte in tavola. Alex si gira alla curva 1. Il pubblico disperato non capisce cosa possa essere successo; errore del pilota? Gli inseguitori recuperano fino al tornantino di ritorno quando gli sono addosso. Qui un altro errore e allora si capisce che è la vettura ad avere problemi: va a 3 ruote (rottura giunto anteriore sinistro, si saprà più tardi).

Arrivo in volata con il cuore in gola e il piede affondato sull'acceleratore, senza preoccuparsi se la macchina sta diritta o no.

Vince Giuseppe per 6 centesimi (!) dimostrando di essere stato ancora una volta il più costante.

Alex è finalmente consacrato campione anche nel gruppo 4.

Finale storica che non scorderemo facilmente.

Ancora una volta...W L'AUTOCROSS.

 
 
 

GRUPPO 4

1 MUCCI Giuseppe Proto Porsche 3.5 7 05.31,34
2 GALLOTTA Alessandro F&S Porsche 3.6 7 05.31,40
3 GRASSELLI Delio Proto Lancia 2.0 T 7 05.31,50
4 ZARDO Denny Proto Lancia 2.0 T 7 05.47,46
5 GRISI Milvio Proto Porsche 3.2 7 06.02,15

 
 

 

VIDEOS


MANCHE 2 Gruppo 2

MANCHE 3 Gruppo 4

FINALE B gruppo 1/A

FINALE B gruppo 2


FINALE gruppo 1/A

 FINALE gruppo 4- Partenza al fulmicotone: Spidermaaaaannnn!!!!

FINALE gruppo 4- Zaaardooo recuperaaaaa!!!!

FINALE gruppo 4- L'arrivo in volaaaataaaaaaaaa che non ti aspettttiiiiii!!!!!!!
SPETTACOLO PURO!!!

 


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