Campionato Italiano VST

Montagnana, 24-25 aprile 2004

CASALBONI DAVANTI E DI DIETRO TUTTI QUANTI.

Sottotitolo: chi la dura la vince.

Svolgimento:

Era una notte buia e tempestosa. Il diluvio scatenatosi in pista non lasciava presagire nulla di buono. Il giorno seguente, quiete dopo la tempesta, regalava una fresca e serena domenica mattina. Ce l'avranno fatta i nostri eroi? La risposta non potrà che essere positiva. Dacché l'autocross  è uno sport  solo per uomini duri, così solo i veri duri sono riusciti a primeggiare. Casalboni non ha avuto molti problemi in gruppo 2, almeno in finale, poiché il duello con l’Alfa 145 4x4 di Busato ( riportata a nuova vita dopo il ribaltamento di Maggiora di due settimane fa) non lo ha fiaccato più di tanto. Gli altri protagonisti della finale gruppo 2 gli hanno dato una mano: partiti benissimo, Giuseppe Paoloni e Silvano Bada, debuttante su Delta, si attardano dopo un tamponamento al secondo giro; Frank Gallotta, sesto,  con la vettura senza freni con la sola trazione posteriore è costretto a una guida da 131 Abarth e a due spettacolari testa-coda.

I protagonisti delle manche di qualificazione, Riccardo Errani e Davide Negri, nonostante due vetture veramente al top, sono costretti a cedere le posizioni di testa per vari problemi di natura meccanica. In particolare la Subaru Impreza è apparsa particolarmente in forma dominando due delle tre prove di qualificazione senza grossi problemi. Il conduttore piemontese dovrà aspettare  ancora poco per la prima vittoria, ne siamo sicuri. Ottimo debutto per il giovane Andrea Bissoli, quarto.


 

In gruppo 1A Sergio Stablum regala emozioni a volontà. Partenza ottima, fin troppo , alla seconda curva Simone Firenze fa un dritto e deve abbandonare i sogni di gloria; terminerà comunque ottavo. Poi il marchigiano ingaggia un furioso duello con Mirko Zanni. Il secondo le prova proprio tutte, sfiorando più volte l’uscita di pista ma il capoclassifica non presterà mai il fianco, andando a vincere una finale veramente sudata. Anche Federico Bionda non sfigura, tallonando i due per tutta la gara. Veramente un duello appassionante, consiglio vivamente di scaricare il filmato della Finale gruppo 1A. Ceccacci, Alessandro Accorroni e Belfiore, tanto per non annoiarsi, lottano testa a testa per la gioia del pubblico. Non male anche il loro duello. Come se non bastasse tutto ciò, non vogliamo dimenticare Marzio Marcantoni, noto per aver guidato la sua Fiat Uno caparbiamente per più di mezza semifinale senza un pneumatico, facendo segnare tempi molto buoni. Ironia della sorte, il pilota è stato costretto alla resa a 25 metri dal traguardo, ricompensato, comunque, dagli applausi degli spettatori e dai cerchi in lega premio per il pilota più spettacolare.


Fuoco e fiamme in gruppo 1 con l’eterno duello tra Giancarlo Amatori e Fabio Bada su un copione già visto nella precedente gara. Le due X1/9 danzano leggere tra un curvone e l’altro. Al terzo dei sette giri Bada tenta il sorpasso impossibile, si gira e viene passato da Lorenzo Paoloni. Implacabile, recupera i secondi perduti, ripassa il marchigiano e si fionda sull’avversario di sempre. Sarà il suo motore, per una volta, a costringerlo alla resa. Perdete qualche minuto per scaricarlo, ne vale la pena: Finale gruppo1.

A destra, passaggio bucolico per Lorenzo Paoloni, grande protagonista della finale. Ottimo anche Lavarini su Peugeot 205 mentre è attardato il "Folletto" Serini,genio e sregolatezza della VST, solo sesto.


Gruppo 3: conferma di Massimo Ruzzante (alla prima vittoria dopo il buon debutto di Pasquetta) e conferma per il "glaciale" Alessio Gallotta, che non si scompone mai durante la gara nonostante l’arrembante Lonardi e i suoi tentativi di sorpasso.  Il secondo posto del lodigiano rafforza il suo primato in campionato. Ruzzante guida una vettura veramente messa bene, grande assetto e buon motore.

Sorprende Zambonini, sempre presente nelle parti alte della classifica nonostante sia l'unico con un motore di derivazione automobilistica. Dietro Tagliaferri, partito male e arrivato peggio, sesto.

Deludente ritorno di Memo Dilda, nonostante alcuni "lampi" nelle qualificazioni, ritiratosi per la rottura delle sospensioni anteriori. Giornata da dimenticare anche per Ivo Cicognini, con il cambio rotto prima ancora di poter scaldare il motore in pista.

 

Nel gruppo 4, categoria regina, la sfortuna finalmente abbandona Alex Gallotta che riesce a rintuzzare gli attacchi dell’amico-nemico Gianluca Immovilli nonostante grossi problemi alla meccanica del proto 3600. Stringendo i denti, conquista quei dieci punti che mancavano da molto. La vittoria giunge inaspettata visti i problemi di affidabilità del proto Porsche proprio su un tracciato estremamente selettivo, come hanno dimostrato i molti ritiri. Terzo Casarin,  su proto Fast & Speed e quarto Ingrami, con problemi al motore (meglio: motori).

 

 
A sinistra, Spiderman durante le qualifiche ha tentato (per fortuna senza riuscirci) di stirare chi vi sta scrivendo con una manovra "diversiva" nella variante sul rettilineo opposto a quello del traguardo, lontano da sguardi indiscreti. La prima foto è stata scattata in ingresso, la seconda in uscita, con la pozza d'acqua ancora sollevata a testimonianza del "dritto". Per una volta l'assassino (o quasi) non è il maggiordomo...

Ultimi ma non meno meritevoli di citazione, Gusmeroli su Honda V-Tec 1.6 4x4, unico rappresentante del gruppo 3A in finale (nonostante la partecipazione  di Ferrari e Lori che si sono fermati molto presto). Risolti i problemi con il motore Toyota (bastava cambiare costruttore) Marco non ha -letteralmente- più avversari.

Nota di colore per Ivan Sternieri, solitario in gruppo 5, soprannominato “ragazzo del muretto” per aver concluso la gara su un terrapieno dopo aver rotto, uno alla volta, entrambi i tiranti dello sterzo del suo Go-Pro.

 

Classifica ufficiale
Gruppo 1A Gruppo 1 Gruppo 2 Gruppo 3 Gruppo 3A Gruppo 4

1. Stablum Sergio (Peugeot 205 Rallye) 7 giri in 09’12”06; 2. Zanni Mirko (Fiat X 1/9) in 09’13”59; 3. Bionda Federico (Fiat Uno) in 09’14”03; 4. Ceccacci Giuliano (Fiat Uno) in 09’29”44; 5. Accorroni Alessandro (Peugeot 205) in 09’30”06; 6. Belfiore Mirko (Peugeot 205)  in 09’31”72; 7. Paina Simone (Peugeot 205) in 09’34”94; 8. Firenze Simone (Suzuki Swift) in 09’36”74; 9. Marcantoni Marzio (Fiat Uno) a 7 giri.

1. Amatori Giancarlo (Fiat X1/9) 7 giri in 08’44”90; 2. Paoloni Lorenzo (Fiat x1/9) in 08’51”50; 3. Lavarini Stefano (Peugeot 205) in 8’58”50; 4. Dossi Fulvio (Peugeot 205) in 09’42”67; 5. Bada Fabio (Fiat X1/9) a 1 giro; 6. Serini Stefano (Renault Clio 2000) a 3 giri. 1. Casalboni Natale (Lancia Delta) 7 giri in 08’36”33; 2. Busato Gimi (Alfa Romeo 145 proto) in 08’37”66; 3. Errani Riccardo (Lancia Delta Proto) in 08’57”18; 4. Bissoli Andrea (Lancia Delta) in 09’05”94; 5. Cortellazzi Luigi (Lancia Delta) in 09’17”64; 6. Gallotta Francesco (Lancia Delta Proto) in 09’24”88; 7. Brunello Stefano (Lancia Delta) in 09’30”44; 8. Bada Silvano (Lancia Delta) a 5 giri; 9. Paoloni Giuseppe (Lancia Delta) a 5 giri; 10. Negri Davide (Subaru Impreza) a 6 giri. 1. Ruzzante Massimo (Proto Suzuki 1.3) 7 giri in 08’07”00; 2. Gallotta Alessio (Proto Honda 1.1) in 08’16”96; 3. Lonardi Duilio (Proto Suzuki 1.0) in 08”17’87; 4. Zambonini Elio (Proto Fiat) in 08’21”37; 5. Sternieri Andrea (Proto Honda 1.1) in 8’23”18; 6.  Tagliaferri Lorenzo (Proto Suzuki) 1. Gusmeroli Marco (Honda 4x4) 7 giri in 08’08”58 1. Gallotta Alessandro (F&S Porsche 3.6) 7 giri in 08’07”21; 2. Immovilli Gianluca (Proto Lancia 2.0 T) in 08”07’54; 3. Casarin Lucia (F&S  Porsche 3.5) in 05’54”27; 4. Ingrami Gianluigi (Proto Suzuki 2x1100) a 3 giri.

 
 

Finale gruppo1A

Finale gruppo1

Finale gruppo2

Finale gruppo3

 
Finale gruppo4    

Il filmato dello Speciale di Obiettivo Motori

  FOTOS

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