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Maggiora, 12-13 aprile 2009
Prima prova Campionato italiano autocross 2009
 
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Giornata
come sempre spettacolare sul biliardo
bucato del Pragiarolo, seppur caratterizzata da alternarsi di
manche spettacolari e tiratissime ed altre deserte o funestate da
cedimenti
di massa.
Molte le novit?nelle varie divisioni, ognuna
delle quali gi?decisamente combattuta nonostante sia stata la prima
prova dell'anno.. l'inverno tra 2008 e 2009 ?stato molto lungo,
aumentando la fame di gare di piloti ed appassionati. |
I mesi trascorsi dall'assegnazione dei titoli
2008 non ha per?mutato i valori in campo, come in divisione 1a, le
cui manche sono state dominate (a dir poco) dal campione italiano
Ruga e l'ex campione italiano Formaggio nei rispettivi
raggruppamenti. Alle loro spalle i soliti nomi Milani, Vacciaga,
Delfino e Grieco M. a seguire, ai quali si sono aggiunti con sempre
maggiore convinzione il sorprendente Agrelli, e Grieco N. in
crescendo di prestazioni e confidenza con la nuova C2.
Con queste premesse la finale scatta con Ruga,
Formaggio e Milani in prima fila, ma subito Milano arriva
lunghissimo, evidenziando una difficolt?di guida sul bagnato
manifestatasi durante tutta la giornata.. magari errate scelte di
gomme. Mentre il gruppo compatto si da battaglia, Ruga riprende il
discorso da dove l'aveva lasciato un anno fa, scappando in
solitaria seguito a distanza da Formaggio e ancora pi?distante da
Vacciaga. Alle loro spalle l'abisso ed uno stallo di posizioni
che sembra non avere pi?molto da dire sino al lampo surreale che ha
gettato un senso di disarmante impotenza su chiunque abbia assistito
alla scellerata accelerazione in contromano di Perazzo, conclusasi
con conseguente frontale con Vacciaga. Peraltro Perazzo intontito
(evidentemente) rischia di combinarla ancora pi?grave attraversando
la pista incurante del sopraggiungere di un' altra vettura.
Lo stesso Ostorero,
metro di misura per tutto
il popolo presente, ha dovuto cercare con estrema fatica poche parole
per commentare la sconcertante scena, motivo per cui la gara si ?
conclusa con bandiera rossa, grazie alla quale le posizioni sono
rimaste congelate all'ultimo passaggio completo sul traguardo,
sancendo cos? la vittoria del campione italiano 2006 Formaggio,
seguito dallo sfortunato Vacciaga e Grieco, estremamente positivo
all'esordio sulla nuova vettura. |
Ranghi serrati al via della manche della div.1,
caratterizzate dallo strapotere di Negri e Noris, inattaccabili per
chiunque.. alle loro spalle i pi?concreti tra gli inseguitori sono
sicuramente stati Andolina ed il campione italiano Amatori, entrambi
su Fiat Punto.. estremamente sfortunati Pettenuzzo, vittima di un
ribaltone in manche 1 e Bada, arrembante e convincete come non mai da
quando ?alla guida della Impreza sempre in manche 1, ma stoppato da
una brutta azione ostruzionistica di Rossetto, impalpabile al rientro
sulla terra. Pettenuzzo ritrova prestazioni convincenti nella manche
successive, mentre Bada deve gettare la spugna per problemi tecnici;
sicuramente avrebbe dato spettacolo ed un peccato non averlo potuto
vedere, poich?la sensazione era quella di un motore potenziato e
in generale di un binomio mezzo-pilota decisamente competitivo.
Tortone e Peter Stecca (solo omonimo del due
volte campione europeo Giancarlo Stecca) entrambi su Mitsubishi hanno
macinato giri d'esperienza in una categoria cos?competitiva, a
stretto contatto con Rubba. Fuori dai giochi Serini, all'esordio
sulla nuova Clio e vittima di numerosi problemi di giovent?della
vettura e di adattamento alla guida sulla trazione integrale.
La finale rispetta ogni aspettativa,
rivelandosi la resa dei contri tra i due dominatori di giornata, mai
scesi in pista insieme sino a quel momento. Scattano simultaneamente,
ma Negri sfrutta la corda della linea interna alla prima curva
prendendo il comando, ma Noris si getta all'attacco sin dalle prime
battute e alla fine del primo giro si fa sentire nel posteriore della
Impreza che lo precede.. 100m dopo sfrutta lo spazio lasciato
all'interno da Negri, perforandolo e passando grazie all'incrocio
di linee. L'impressione ?che Noris ne abbia di pi?
interpretando meglio il tornante centrale, che Negri affronta
all'interno perdendo molto tempo nei profondi buchi.
I due sono ancora a
strettissimo contatto, ma
questa volta ?Negri a tentare il sorpasso, che gli riesce al
tornante centrale, dove prova ad affiancare all?interno Noris, che
si intraversa . Le due vetture sono talmente vicine che la toccata ?
inevitabile, col risultato di un mezzo testacoda di Noris, che
rientra subito, ed il sorpasso di Negri che tenta l'allungo.
Intanto la vettura di Pettenuzzo ha ceduto, ma
alle spalle dei due di testa ?il vuoto. La gara si trasforma in una
lotta a coppie: Negri Noris, Amatori Andolina, Rubba Tortone, che
nonostante i numerosi tentativi di attacchi sar?anche l'ordine di
arrivo definitivo, dopo il quale Negri e Noris inscenano un teatrino
rappacificatore in un senso e francamente evitabile in un altro,
poich?ha di fatto enfatizzato decisioni discutibili della direzione
gara. Durante tutto il giorno infatti ci sono stati avvertimenti di
squalifica discutibili, ultimo dei quali quello segnalato
a Noris per la toccata nel posteriore di Negri alla fine del primo
giro, mentre a quest'ultimo non ?nbsp;stato incoerentemente esposto
alcun avvertimento dopo il sorpasso definitivo.
I due (come molti
altri piloti in giornata)
hanno semplicemente corso, con tanta, ma sana cattiveria agonistica,
sale di uno sport spettacolare come l'autocross. Ricordo brevemente
che nel campionato europeo il metro di valutazione ed i modi di
battaglia in gara sono assai diversi e molto maschi, perci?nbsp;finch?
non c'?il palese desiderio di danneggiare l'avversario, ma solo
di sopravanzarlo con appoggi e toccate credo sia tutto nella norma.
Riguardo alla squalifica di Rossetto invece, da
bordo pista (prima curva, e parlo di pareri di pi?spettatori)
l'impressione ?nbsp;stata quella di un desiderio di centrare Bada in
una situazione comoda o perlomeno non particolarmente concitata,
quindi decisione giusta.
Noris sulla nuova Mitsu mostra ancora una volta
le grandi qualit?che gi?da tempo il pubblico dell'autocross gli
riconosce. Se ne prendesse parte, sarebbe sicuro protagonista del
campionato europeo, con grandi possibilita di ottimi risultati (se
non qualcosa di pi?. Per Negri sono state solo conferme, in vista
di una massiccia presenza nel campionato europeo 2009. Il passo dei
primi due ?assolutamente da europeo quindi non ci resta che
aspettare. |
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Decisamente dal sapore europeo ?nbsp;stata la
divisione 3A, con campioni d'oltralpe, lo zoccolo duro dei piloti
del 2008 e tante novit?nbsp;che hanno fatto della 3A la divisione di
campionato italiano pi?nbsp;nutrita della giornata.
Bellissime e concitate le manche, dominate da
un lato da Dufour e Wallukat sempre tallonati da Immovilli, e
dall'altro caratterizzate dalla battaglia tra il rientrante Ingrami
col nuovo proto ed il campione italiano Gallotta, autore del miglior
tempo di giornata, prima i incorrere i piccoli problemi.
Costanti e concreti i fratelli Ruzzante, al
ritorno in gara in coppia dopo anni dalla fine del vecchio gruppo 3,
cos?nbsp;come notevole ?stata la prestazione di Andeliero, che
nonostante il mancato raggiungimento della finale A ha messo in
mostra grinta ed una guida sensibilmente migliorata, tenuta a bada
solo da un ottimo Giliberti. Esordio positivo anche per Maretti,
Beani e Bianchi, pi?attardati Noto, Colombo e Grasselli.
Autoeliminatosi per problemi vari il veterano e
coriaceo Marty, in testa alla finale B sino a 2 metri dal traguardo,
in cui si ?concluso un finale al fotofinish incredibile.
La finale conferma le attese, ma questa volta ?Dufour ha prendere la testa, seguito da Wallukat e Immovilli,
controllato da Ruzzante E. dietro al quale la lotta infuria. Nulla
cambia al vertice sino alla resa di Wallukat, che di fatto cementa le
posizioni di testa che non mutano sino alla bandiera a scacchi, sotto
la quale sfilano nell'ordine Dufour, Immovilli e Ruzzante E.
Quarto un pi?che ottimo Valazza, capace di
domare il campione italiano dopo una giornata di apprendistato, alla
ricerca della guida da 4x4, ancora contaminata dalle linee che
utilizzava al volante delle trazioni posteriori su Beta Montecarlo e
X1/9. Sicuramente il tempo porter?esperienza e i giri dietro ai
migliori della categoria porteranno Valazza ancora pi?ai vertici.
Immovilli conquista a tutti gli effetti la
vittoria della prima prova di campionato italiano in virt?dell'estraneit?di Duforu; nonostante c'?l'ex campione
italiano assoluto ?apparso, seppur tonico, sottotono rispetto
all'europeo 2008, non dando mai l'impressione di poter seriamente
impensierire Dufour e Wallukat. |
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Relativamente poco numerosa la divisione 3,
ha
vissuto sullo stradominio di Chiggiato e del Campione italiano
assoluto 2008 Alex Gallotta, dietro ai quali si sono avvicendati
tutti gli inseguitori, tra i quali Lonardi e Semenzato sono stati due
interessanti novit?anche se afflitti da ovvi problemi di giovent?ai
nuovi prototipi. Nemmeno questa volta la fortuna ?nbsp;stata dalla
parte di Mucci, il quale ha dovuto domare i 500cv del suo mezzo
servendosi solamente della trazione posteriore durante quasi l'intera
giornata. Giornata poco esaltante anche per Frank Gallotta e
Casalboni, entrambi su proto Delta e caratterizzati da problemi di
diversa natura, cos?come Susan, secondo per tutta la prima parte
della prima manche e costretto al ritiro per la devastazione della
posteriore sinistra, dovuta ai continui durissimi appoggi sulla terra
di riportoa all?esterno soprattutto della prima curva, in cui si
?nbsp;verificato il cedimento.

Finale senza
storia, con la fuga di Chiggiato
agevolata dalle noie al cambio di Alex Gallotta, dietro al quale si ?
piazzato lo svizzero Zettler, seguito da Frank Gallotta e Mucci,
sempre sulle due ruote motrici.
Decisamente combattute le manche dei Kartcross,
con i piloti di punta Firenze, Vercelli, Catena, Vigliarolo,
Sternieri ed il francese Lambert a darsi battaglia, con la sola
costante delle tre vittorie a mani basse dell'inattaccabile Firenze
in altrettante manche.
Ed ?ancora Firenze ad
uscire primo dalla
prima curva in finale, ma ?nbsp;bandiera rossa conseguente
all'aggancio
di due piloti durante il primo giro, quindi si riparte e questa volta ?
Vercelli a beffare tutti, primo dei quali Firenze che sino ad
allora aveva dominato. Ai due si unisce Vigliarolo formando un trio
di testa, dietro al quale regna la confusione totale di sorpassi,
controsorpassi e ritiri che disseminano il Pragiarolo di kart.
Vercelli non molla, nonostante la pressione estenuante di Firenze,
che le prova tutte nonostante le curve in cui sorpassare siano
rimaste poche causa bandiere gialle, ma ?tutto inutile
poich?nbsp;Vercelli non commette la ben che minima sbavatura sino al
traguardo,
che taglia per primo seguito da Firenze, Vigliarolo, Pigato, Catena e
via via tutti gli altri.
Strapotere degli svizzeri Wiedemann e Suter in
gruppo 1, i quali vincono tutte e tre le rispettive manche, lasciando
le briciole a Zanni, Trucco, Colla ed Andolina, i migliori del
gruppo. Con loro giungono in finale Fusi, Suter Jr, Piantanida e
Savoini, cinvitore della finale B.
E Wiedemann completa la serie perfetta di pole,
tre manche su tre e giro veloce portandosi immediatamente in testa e
vicendo la finale, mentre Suter M. sino a quel momento inattaccabile
viene sopravanzato dal sempre eccezionale Zanni, Trucco, nonch?dal
figlio Carl Suter.
Gruppo 2 ad eliminazione e vinta da Pregonalto
sulla Delta di costruzione Pettenuzzo, dopo l'avvicendarsi in testa
dei fratelli Morganti. Secondo chiude Bonf?sulla gialla delta ex
Casalboni, mentre grandi assenti della finale sono stati Carmellino,
autoliminatosi con un rovinoso cappottone all?ultimo tornante in
manche 1 ed il debuttante e sorprendente Antonazzo, che ha saputo
mettere in fila il nutrito gruppone di delta all?esordio in manche
1 e poi costretto al forfait per problemi meccanici.
Nutrito ed agguerrito il gruppo delle monotipo,
coi solito nomi noti Turolla, Mazzocchi e Cistana a battagliare per
le prime posizioni, ma ai quali si sono aggiunti i fratelli gemelli
Mora, esordienti e convincenti, tant?che proprio Giacomo Mora ha
tagliato per primo il traguardo in finale, che ha condotto sin dalla
prima curva con una guida a dir poco spettacolare, con spazzolate da
brivido e pendoli da campione navigato.
Come sempre la classicissima di Pasquetta non
ha tradito le attese, confermando le potenzialit?che il campionato
italiano potrebbe esprimere e che invece recentemente svaniscono dopo
questo appuntamento.
Commenti by Manuel (Bollo)
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