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Maggiora, 20-21 settembre 2008

Campionato Europeo FIA 

 "E' la sera del 21 settembre, anzi, ormai è gia il 22 inquanto notte... e dopo una giornata ancora mi brucia...

Prima di tutto tengo a precisare che è stata una delle giornate autocrossisticamente parlando piu intense che io possa ricordare...un livello di competitività incredibile, battaglie serrate in tutte le gare, numeri funambolici e colpi di scena.. da urlo, e il pubblico che affollava il Pragiarolo lo sa, poichè di urli ne sono volati davvero tanti e qui torno alla mia apertura, perchè (sapenso che chi non poteva esserci per prima cosa ha a cuore le prestazioni degli italiani) il culmine di tutto ciò è sicuramente stata la finale di divisione 1, ovvero quella in cui gli italiani hanno parecchi assi da calare... 

Week end dominato dalle impressionanti vetture di Naujokaitis, Kvashnin, Kárai che gia conoscevamo, oltre che da un grintosissimo Makarov... essi hanno dominato il sabato, coi soli Giarolo e Ferretti a poter difendere i colori italiani in manche poichè Negri e Noris avevano rotto... un dominio continuato per quasi tutte le manche, come nella gara d'apertura di giornata in div. 1 ha regalato una battaglia a 3 fra Kvashnin, Fejfar e un impressionante Noris partito dalla ultima fila per giocarsi il secondo e terzo posto.. e successivamente continuato, ma col recupero anche di Negri, e le perpetue belle prestazioni di Giarolo e Ferretti..
Manche 3 è la svolta: Noris, Negri e Giarolo vincono la propria manche, assicurandosi l'ingresso diretto alla finale A, a cui si aggiungerà anche Andolina ripescato in finale B... quindi prima finala per i doppi vincenti Naujokaitis, Kvashnin, Makarov, seconda per Giarolo e Kàrai, terza per Faleev, Noris e Negri ed ultima per Andolina ed Ottink..

Partenza devastante: Makarov, Kàarai e Kvashnin escono dall'imbuto della prima curva per primi, mentre dietro di loro Giarolo e Noris si agganciano a Naujokaitis perdendo il treno dei primi uscendo e rientrando dal prato interno, ma davanti a loro ci sono Faleev quinto e soprattutto Negri quarto... ed è già ora di colpi di scena: nemmeno è stato conclusa la prima metà del primo giro che Makarov, che era in testa, parcheggia all'esterno del tornante della 3, lasciandosi sfilare da tutto il gruppo in cui Kvashnin si ritrova un eccezionale Negri alle calcagna che non aspetta neppure una curva per attaccarlo ed infilarlo al tornante centrale, chirurgico come sempre!
Quindi, Kàrai in fuga, Negri alla sua rincorsa partito dall'ottava posizione e già secondo dopo meno di un giro, terzo il mai domo Kvashnin, quarto il concreto Faleev e poi Giarolo ed il campione nonchè leader Naujokaitis all'inseguimento.
Kàrai tenta la fuga, così come gli era sempre riuscito sino a quel momento nella manche, ma questa volta alle sue spalle c'è un Negri in forma mondiale che lo pialla sempre da più vicino, prendendo le misure sopratutto alla curva del bar ed al successivo tornante centrale, fino a che il momento arriva: proprio al tornante centrale al 4 o 5 giro Negri attacca di forza Kàrai, che si intraversa davanti a lui sino ad uscire sull'erba. Davide rischia che tutto ciò sia d'ostacolo e invece ne esce primo, leader e un gradino sopra gli altri. Il pubblico ruggisce letteralmente un ovazione come solo alla vittoria di Casalboni avevo sentito. Ora la classifica recita Negri, Kvashnin alle sue spalle e terzo il grandissimo Giarolo poichè Faleev, che era terzo fino ad un giro prima, si ferma...attaccato a Giarolo c'è l'arrembante Naujokaitis più deciso che mai a sopravanzarlo, quindi doppia coppia: Negri Kvashnin e Giarolo Naujokaitis. Ma mentre Giarolo dimostra di non essere inferiore nuppure al campione europeo tendolo di gran autorità dietro, Negri davanti allunga, allontanandosi da Kvashnin ed avvicinandosi ad una vittoria voluta, cercata, combattura e più che mai meritata...pennella come sempre ogni curva, ed è finalmente l'ultimo giro. Negri lo inizia con una buona decina di metri di vantaggio su Kvashnin, ma sin dalla prima curva il motore della impreza si sente senza spinta, favorendo un riavvicinamento immediato di Kvashnin...
Davide chiude ogni porta, tendendo la corda spremendo piu possibile la sua blu Subaru che però non può nulla contro la spinta inesauribile della Clio di Kvashnin...che ad una curva dalla fine strappa la prima posizione e taglia solitaria il traguardo. Quel che prima è stato un ruggito di spinta del pubblico diventa un grido di rabbia, mentre Kvashin taglia solitario il traguardo, seguito dall'arrancante Negri e dalla volata podio di un enorme Giarolo, che legittima i tanti podi del 2008 battendo direttamente sul campo il campione e leader Naujokaitis, finalmente regalandoci e regalandosi una grande prestazione al GP di casa e portando così due italiani sul podio.
Negri è accolto da eroe sotto il pubblico di curva 1, dove esce dalla vettura in uno scroscio di applausi e urli. Davide è stremato dalla delusione, imprecando contro il motore che lo ha abbandonato.

Tengo a precisare che, da quel che mi è stato detto, quella che Negri aveva domenica era si la nuova Subaru, ma il motore era quello che spingeva la sua vecchia vettura e cioè quello assolutamente dietro ai concorrenti... infatti il vero paccheto tecnico Negri l'aveva messo in pista sabato e suonava seriamente diverso, con una spinta impressionante capace di assecondare un pilota di tali doti... purtroppo è ancora assai inaffidabile e dopo la prima serie di qualifiche era gia KO.. speriamo in una pronta messa a punto, ma intanto perpetuo gli urli e gli applausi che gli ho tributato durante ed alla fine della finale, bandiera alla mano

Mi sono dilungato nel racconto, ma è stata una finale veramente ogni limite e Negri meritava la vittoria.. Ricordo solo il podio Kvashin, Negri, Giarolo e a seguire Naujokaitis... il resto mi è sfuggito nella concitazione, ma Noris non ha potuto battagliare per noie meccaniche, Kàrai ha rotto dopo l'uscita, Andolina e Ottink non ricordo se abbiano finito la finale, mentre come detto Makarov e Faleev hanno rotto nei primi giri. Concludo sulla divisione 1 dicendo che Ferretti ha corso un week end in crescendo, terminato purtroppo con un cappottone che l'ha estromesso dalla corsa per la finale.. gli altri italiani non sono mai entrati veramente in gara, ancora una volta soprattutto per problemi, come Bada, Amatori e Casalboni.


Come pronosticato nelle discussioni antecedenti il week end, la divisione 3a ha evidenziato ancora una volta la distanza di mezzi e prestazioni tra italia e resto d'europa, con gli italiani sempre ad inseguire e i dominatori Hanak, Frischlad, Musil, Lagodny, Waldschmidt che spazzolavano come compassi tutti le curve ma la clamorosa smentita del mio pronostisco è arrivata: un impressionante Immovilli, ormai in simbiosi col 4x4, capace di tallonare e addirittura ad attaccare piloti come Musil.. una costanza, precisione, tecnica e velocità che l'hanno portato a fare 3 secondi posti in altrettante manche, proclamandolo il primo italiano nella storia dell'autocross capace di accedere direttamente alla finale A, senza ripescaggi. Fenomenale, anche perchè durante le manche Immo girava visibilmente di conserva, senza frustare la vettura ne rischiare di incappare in errori molto costosi a questi livelli; una conduzione di gara che l'ha portato a partire in seconda fila in finale A, dietro a Hanak, Musil e Freischlad, affiancato da Wallukat, e seguito da Boks, Lagodny, Küches, Waldschmidt e Svoboda.

Partenza a bomba, ma un po' sottotono per Immovilli che esce 6 o 7 dalla prima curva, forse una tattica cauta, mirata a tenersi lontano dai contatti che spesso eliminano molti protagonisti dopo pochi metri della partenza ma questa volta è proprio nelle retrovie che avvengono i contatti ed a farne le spese è proprio lui, agganciato da Svoboda che lo fa impennare e poi ricadere, spegnendo il suo pink proto, mentre il treno scappa, con un'imprendibile Freischlad, seguito da un trio compattissimo di cechi comandato da Hanak, seguito da Svetska e Musil, a loro volta seguiti da Wallukat leggermente piu distante, e poi da Boks, all'inseguimento del quale si è già lanciato un furioso Immovilli, favorito dalle uscite di Lagodny, Svoboda, Küches e Waldschmidt... Immo per la finale sfodera una guida pazzesca, che speriamo sia supportata da un motore aggiornato per l'anno prossimo, come annunciato dall'inarrivabile Ostorero. La finale vive sul duello in punta di fioretto del trio di cechi, mentre Immovili divora secondi da Boks, fino a sfilarlo.
Vince quindi il tedesco Freischlad, seguito da Hanak che (credo) in virtù del quarto posto di Musil, si laurea per la seconda volta consecuitiva campione europeo in divisione 3A anche se non ne sono troppo sicuro vista la sua freddezza sul podio.
Resta il rammarico per il sesto posto di un Immovilli di livello eccezionale, capace sicuramente di lottare per le posizioni a ridosso del podio, ma resta quella che ad ora è la migliore prestazione nella storia dell'autocross di un italiano nei 3A, quindi, la classifica sino al 6 recita Freischlad,Hanak, Svetska, Musil, Wallukat, Immovilli

Tante difficoltà un po' per tutti gli altri hanno caratterizzato le prestazioni degli italiani in questa categoria così selettiva.

Per quanto riguarda la divisione 3 il week end si apre bene per i nostri colori, con un Alex Gallotta nei primi 5 in qualifica, il che faceva promettere grandi cose già a partire dalle manche... e invece... partenza di manche appaiato a Bartos, prima curva e poi un contatto obbiettivamente tutt'altro che violento, fatto stà che il risultato è la sospensione anteriore sx andata e gara finita... da li in poi per Alex è stato un calvario, una rincorsa difficile e sporcata da mille problemi, che lascia la fiducia per l'anno prossimo sperando in un ancora maggiore feeling col nuovo proto.
Anche Chiggiato parte a tutta e lotta a lungo per una seconda posizione nel suo raggruppamento, ma proprio mentre è saldamente al terzo posto, la posteriore dx lo lascia per strada, precludendogli ogni velleità.. per lui ancora una partenza in manche 2, conclusa con un problema che l'ha costretto poi definitivamente al ritiro..
Ritorno purtroppo sottotono per Marchetti, alle prese con vari problemi, ma la cui guida è sempre uno spettacolo nonostante il rientro dopo parecchi anni.. addirittura anche troppo grintoso, poiché ad estrometterlo definitivamente dalla gara è stato un cappottane nel warm up.. speriamo sia un vero ritorno anche in campo italiano.
Tanti problemi anche per Bonollo, il cui motore ha girato a 3 per tutto il week end, e anche per Mucci, non al top col vecchio nerone Porsche ma dignitosamente intorno alla 15 posizione assoluta.. per gli altri italiani non c'è stata storia, mai entrati nella lotta per la finale, eccezion fatta per l'inossidabile e granitico Luciano Casarin, che con 2 terzi ed 1 secondo posto in manche accede direttamente alla finale A.
Intanto la battaglia per il titolo tra Turek e Stubbe inizia già prima di vederli in gara insieme, a suon di giri veloci, esprimendo dei livelli di competitività aldisopra di ogni altro concorrente, ed avvicinato solo dal campione europeo in carica Bartos e dal soprendente Van Rosmalen, incredibilmente veloce alla guida di un proto a sbalzo. Manche letteralmente spaccate dal dominio dei due pretendenti al titolo, che dominano in lungo e in largo, eccezion fatta per manche 2, quando Turek viene scaraventato fuori alla partenza; rientra in quarta posizione e sfoderando il suo talento cristallino scavalca con superiorità disarmante Snijder, Svabensky e Kerka.
La finale si preannuncia un delirio di pazzia, poichè per la prima volta si trovano tutti insieme in pista Stubbe, Turek, Van Rosmalen e Bartos, vincitori delle rispettive 3 manche, seguiti da Svabensky, Kerka, Vildt, Casarin, Hosek e Calvoda.
partenza... peggio di quanto ci si potesse immaginare: i 3 della prima fila Stubbe, Turek e Van Rosmalen non mollano un centimetro, arrivando affiancati alla staccata, ma è Bartos che all'interno affonda un attacco che li fulmina, balzando in prima posizione. nel mucchio sono botte su botte, i piloti corrono schiacciando senza mollare mai e alla fine dalla nuvola di polvere vola una ruota, ma ancora peggio vola una macchina: alla curva del bar la vettura di Kerka schizza in aria scavalcando in volo Vildt e ricadendo pesantemente sul prato ribaltandosi. Come previsto, una finale da delirio, ma questa volta pure troppo e perciò bandiera rossa.
I piloti si ripresentano sulla griglia, compre Vildt nonostante la scocca decisamente piegata e staccata dal botto con Kerka, verso i quali si è portato il mezzo di soccorso.
La cosa pazzesca, incredibile ma forse neppure troppo, è che l'unico a finire direttametne al parco chiuso è Svabensky, dal cui proto era schizzata la ruota, mentre Kerka che era schizzato in aria con tutta la vettura, senza alcun problema la rimette sulle quattro ruote e riparte verso la griglia come se non fosse successo niente...allucinante...
Si riparte, questa volta Stubbe è un missile, mentre Turek si fa infilare da Van Rosmalen.. Casarin è settimo, davanti a due dei piu forti piloti del circus ovvero Kalvoda e sopratutto la leggenda vivente dell'autocross, Hosek.
Stubbe vola, allunga inesorabilmente mentre Turek non riesce a liberarsi di Van Rosmalen che occupa tutta la pista intraversando afficacemente il suo proto a sbalzo, fino all'ultimo giro, quando Turek trova il lampo che lo riporta alle spalle di Stubbe, limitando i danni a livello di punti, poichè il tedesco vincendo accorcia di soli 3 punti i distacco da Turek. tutte le altre posizioni rimangono congelate, con l'ormai campione europeo uscente Bartos giù dal podio e il nostro Casarin fantastico davanti ai due coriacei Hosek e Kalvoda


Spettacolo anche nei kart cross, categoria che al Pragiarolo riserva ormai solo le briciole ai francesi.
Week end dominato dal Diablo Firenze, che col suo 666 conquista la pole e coduce con autorevolezza le manche, eccezion fatta per una strappatagli dal sempre efficacissimo Vercelli, alla guida del kart al caffè di Nino e non sul puffo azzurro.
Il copione si ripete in finale, con Firenze che parte di slancio e va subito davanti a tutti, ma come nelle manche seguito a ruota da Vercelli.. la noia non è di casa al Pragiarolo.
Vercelli approfitta di alcune sbavature di Firenze, avvicinandosi ulteriormente e riuscendo a portare un attacco fulmineo che lo porta in testa a un giro dalla fine. La reazione di Firenze è immediata ma in uscita dalla prima curva forza troppo sul cordolo esterno, che lo respinge proiettandolo in aria per poi ricadere violentemente. Bandiera rossa e gara finita poichè a quel punto i 3/4 dei giri erano già stati superati ma in virtù della classifica dell'ultimo giro completato il vincitore risulta essere proprio Firenze, colpo di scena finale che fa dimenticare al diablo le conseguenze del looping e che sicuramente lascia molto amaro in bocca ad un Vercelli ormai lanciato verso la vittoria.

Grande spettacolo anche nei junior buggy, guidati da ragazzini poco piu che bambini, i quali hanno sfoderato tecnica di guida e conduzione di gara. Una lezione di cultura sportiva che purtroppo sono sicura non sarà recepita nemmeno questa volta dall’italia. In ogni caso, grandissimo spettacolo.

Eslcusa la secondo me anomala edizione del 2006 in cui la divisione 1 ha visto 4 italiani nei primi 4 posti, oggi festeggiamo due italiani sul podio in una gara ad altissimi livelli dopo tantissimi anni, nonostante il bruciante rammarico per la vittoria di Negri sfumata all’ultima curva.
E poi lo storico sesto posto di Immovilli, oltre allo splendido settimo di Casarin.

Saluto i soliti amici Dok, Nic, Mirto, Clo, Luka che non mancano mai di venerare il tempio dell’autocross con immensa passione, e un saluto a Firenze che ho avuto il piacere di conoscere."

Manuel "Bollo"

 

 

 
 
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  Finale B  Divisione 1 Finale B  Divisione 3A Finale B Divisione 3
  Finale  Divisione 1 Finale  Divisione 3A Finale  Divisione 3
 
Finale Kart cross Finale  Divisione 3 annullata
Manche 1
   Manche 1 (A) Div 1 Manche 1 (B) Div 1 Manche 1 (C) Div 1

   Manche 1 (A) Div 3A Manche 1 (B) Div 3A Manche 1 (C) Div 3A Manche 1 (D) Div 3A
   Manche 1 (A) Div 3 Manche 1 (B) Div 3 Manche 1 (C) Div 3 Manche 1 (D) Div 3
   Manche 1 (A) Div 3 Manche 1 (B) Div 3 Manche 1 (C) Div 3 Manche 1 (D) Div 3
 Manche 1 Kart Cross


Manche 2

   Manche 2 (A) Div 1 Manche 2 (B) Div 1 Manche 2 (C) Div 1

   Manche 2 (A) Div 3A Manche 2 (B) Div 3A Manche 2 (C) Div 3A Manche 2 (D) Div 3A

   Manche 2 (A) Div 3 Manche 2 (B) Div 3 Manche 2 (C) Div 3 Manche 2 (D) Div 3

 Manche 2 Kart Cross














 by DOK
 

VIDEO by Roberto Terazzi

Cameracar Giarolo:
it.youtube.com/watch?v=W9f3ykuG2V4

1à serie Divisione 1
Il video della 1à serie di manche della div 1:
it.youtube.com/watch?v=QSV5aOaXdNA

Il video della div 3a 1à serie di manche:
it.youtube.com/watch?v=LFspZe0fAfY

Divisione 3
Il video della Div 3 prima serie di manche
it.youtube.com/watch?v=m4FcgcmKq58

Cameracar di Giarolo finale

it.youtube.com/watch?v=o7BpojwMlDs 

Finale junior buggy
it.youtube.com/watch?v=8FkPZZs9k80
Classifiche

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