...per andare a
destra, devo sterzare a sinistra???
"Chi sa guidare sullo
sterrato sa guidare dappertutto!"
Condizioni pessime con piogge abbondanti
un tutta Italia hanno caratterizzato
il week-end del Gran Prix d'Italia
(di autocross, naturalmente!) e,
nonostante l'elevata efficienza dei mezzi dello Sport Club, il
dissesto idro-geologico ha provocato una vera e propria moria di
vetture, soprattutto (udite, udite!) delle straniere.
Incredibile il cratere formatosi alla curva
numero 4, vedasi filmati. In
divisione 1, chi si aspettava un Wild
carroarmato si è dovuto ricredere per la prima volta
quest'anno. I problemi allo sterzo
non gli hanno consentito di disputare la finale che è stata
vinta da (udite, udite!) un italiano, Simone Romagna, partito
comunque come uno dei favoriti alla
vigilia.
Poi: Graziano Boetto
con una fantastica Punto che di gara
in gara guadagna in performance: oramai ci siamo;
GimiBusato
terzo, caparbio come sempre autore di una paio di partenze belle
decise (è regolare spingere al primo giro? Non lo sta proprio
spingendo, gli sta dando una ribattuta al paraurti!) e
(udite udite!)
DuckDodgers su una minuscola
106. Dodger in inglese si
traduce "imbroglione, bidonista", probabile che sotto il cofano
avesse un paio di turbine da
elicottero altrimenti non si spiega una prestazione del genere,
roba da X files.
L'altro favoritissimo Davide Negri, per problemi al
cambio, ha abbandonato i colleghi finalisti durante le manche
pre-finale. MikiAndolina, al debutto, è sesto dopo
aver vinto addirittura una manche.
Penso che più di così non potesse
desiderare. Speriamo che continui nello sviluppo
della Punto anche se alcune voci
dicono il contrario, sempre che non ci ripensi. Anche Bada è al
debutto con la nuova Impreza e non
delude. C'è molto tempo per migliorare.
Fin
qui sembra una prova di campionato italiano se non
fosse per
Zebergs, Ervandian,
Brozek, tutti dietro! La scusante
ufficiale è che le vetture erano reduci da un duro campionato.
Sventola il tricolore,
questo è l'importante. Personalmente aspettavamo le fantastiche
Clio dei fratelli Kvashnin, protagonisti in qualifica dietro
all'inarrivabile Wild e a Zebergs, poi spentisi nel corso delle
manche per problemi tecnici. Per altri nomi e fatti delle finali
e manche, vi lascio scaricare i filmati. Il commento del mitico
Ostorero farà il resto. Comunque complimenti a tutti, oramai
non c'è più trippa per gatti...Finale divisione 1
"Sullo
sterrato devi affrontare la curva a tavoletta, giocare con
l'acceleratore e gestire la derapata col gas. Se non
controsterzi esci di pista e vai per cactus!"
Quasi tutta straniera
l'inarrivabile divisione 3A. Se la giocano il
giovanissimo Musil,
Freischlad e Marty. Non è una delle finali più
"spetacolari" della storia ma Musil è elegante come una
berlina e scattante come un go-kart per tutto il week-end e
in finale dà il meglio di se. Tenta di resistergli Freischlad ma
il suo guizzo non è sufficiente. Solo secondo. Urs Ziegler e
Petr Turek, nel frattempo, si erano fermati lungo il percorso.
Poco da dire se non che nella finale c'era anche il nostro Alex
Gallotta (ex Spiderman, ora Paperino, non ci ha guadagnato molto
nel cambio, secondo me) che con autorevolezza si era conquistato
3 terzi posti, sempre in fondo alle manche e, partito in pole in
finale B, l'aveva vinta senza troppi problemi. Penultimo al
termine del primo giro, dopo una toccata si doveva ritirare alla
"solita" ultima curva prima del rettilineo d'arrivo. Poco male,
la strada è oramai quella giusta. Un po' appesantita da una
rapporto finale un poco lungo, la Alma Speed aveva preso in
qualifica solo 7/10 di secondo dalla pole di Turek. Anche qui,
oramai ci siamo. Gli altri? L'attesissimo Forti non sfigura,
solo che in finale B, dopo un'ottima partenza, deve abbandonare
con problemi al cambio dopo una toccata. Forti è il pilota con
il maggior seguito di tifosi, ci auguriamo che possa vincere il
prossimo europeo, sarebbe bello vedere il Pragiarolo "esplodere"
di gioia. Alessio Gallotta sfiora la finale con un terzo posto
nella B. Anche lui molto regolare nelle manche, potrebbe
accontentarsi del Campionato italiano, Forti permettendo. Più
dietro Cristian Grasselli, cedutagli la monoposto dal papà,
regolare ma senza acuti di rilievo. Bellissima la livrea rossa
tirata a lucido il sabato prima di scendere in pista, dopodichè
il fango ha avuto la meglio. Nuova vettura per Fede Ferrari,
rimandato a settembre (al prossimo europeo). Ci aspettavamo una
vettura completamente nuova, si è vista una evo della vecchia
che è apparsa molto alleggerita e più potente (Honda 1.3) e
bisognosa di ulteriore collaudo. Paura per Janis Boks che
tampona Grasselli in manche 2/A, fiondatosi fuori dalla vettura
e rotolatosi nel prato. Lussazione del pollice probabilmente
rimasto incastrato in una razza del volante, l'ambulanza lo
porta via senza troppi patemi se non quando tenta di superare le
sabbie mobili, riuscendovi. Per nomi e fatti omessi, rimando ai
filmati e al commento di Daniele, come sempre.
Finale divisione 3A
"Se vai
forte e devi andare a sinistra, devi sterzare secco a destra"
Una marea di
iscritti nella divisione 3,quella dei mostri. Due finali
appassionanti, grande cuore degli italiani, tanto per cambiare.
Chiggiato ci entusiasma in finale B.
Hosek, Kalvoda
e Callaghan in prima fila. Impossibile arrivare fra i primi 2. O
no? Ebbene a 20 centimetri dall'arrivo Chiggiato è secondo ma
colpo di reni di Kalvoda lo relega a un terzo posto inutile. Per
capire come sia stato questo sprint finale, il filmato è
disponibile. Kalvoda arriva lungo, lungo, lungo; stupenda la
conseguente infangata ricevuta dall'operatore tv, foto qui sotto
da scaricare (e anche filmato)
Non è da meno la finale A, la più bella della
giornata. Più calda di un sedile di pelle nera d'estate.
Alla partenza ci sono Roman Kerka, Vaclav Fejfar,
Hosek e il solito Kalvoda. Quindi altro podio impossibile. O no?
Dopo la
partenza è proprio Kerka che fa un disastro al tornantino
centrale, consentendo a Duilio Lonardi di issarsi al terzo posto
(dopo una bella botta alla sospensione anteriore) dietro Fejfar
e Barbarin. Un francese? Eh, sì. Sono tornati e che ritorno.
Due giri più
tardi è Fejfar che la fa grossa girandosi all'uscita della prima
curva. Primo un francese e secondo un italiano. Le sorprese non
finiscono mai e all'ultimo giro "esplode" la sospensione
dell'indomabile Lonardi che tentando di arrivare comunque
rischia il ribaltamento in avanti! Vedere filmato. Primo
Barbarin, secondo un Bonollo, che avevamo dimenticato più dietro
ma autore di una prestazione davvero maiuscola che ci riporta
ancora in alto, molto in altro sul podio. Hinnenkamp terzo.
E
i kart cross, le zanzarone più veloci del west? Anzi più veloci
dei 3A?
Non si sono
fatte vedere moltissimo nel fine settimana più bagnato
dell'estate ma alla fine un italiano ha vinto!!! Braghiroli se
la vede con Dufour, un vero razzo, lo shumi dei kart cross ma
alla fine è lui a tagliare il traguardo dopo un bel regalo da
parte del francese proprio in finale di gara. Se questi sono i
valori in campo, sotto a chi tocca, si vince anche qui!!! Bravo
Braghi, ora penso che ti seguiranno in molti. Sul podio è
contento come un tornado in un parcheggio di roulotte!